Biografia
Aaron ha iniziato a sparare all’età di 12 anni e lo stesso anno (2001) ha partecipato ad una competizione ISSF, il Campionato Europeo di Zagreb.
Nel 2006 è diventato Campione del Mondo Junior a Granada, Spagna. Lo stesso anno ha vinto la medaglia d’oro nel Campionato Europeo di Maribor, in Slovenia.
Nei Giochi del Commonwealth del 2010 ha vinto la medaglia d’oro e, nel 2011, si aggiudicò il bronzo alla Coppa del Mondo di Maribor.
Nel 2013 ha vinto la medaglia d’oro nella Coppa del Mondo di Al Ain, negli Emirati Arabi.
OLIMPIADI |
CAMPIONATO DEL MONDO |
CAMPIONATO EUROPEO |
Oro |
Argento |
Bronzo |
Finale |
Oro |
Argento |
Bronzo |
Oro |
Argento |
Bronzo |
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Maribor 2006 JR |
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Cosa porta con se in pedana?
Il fucile

Non c’è tiratore al mondo, dal più affermato al principiante, che non conosca le straordinarie prerogative di precisione, bilanciamento, maneggevolezza, durata dei fucili da competizione DT11 Trident Beretta. Il tiratore spara con il Dt11 Beretta.
Gilet da tiro,
Tuta Uniform Pro,
Cappello,
Polo,
Maglietta tecnica Beretta,
Cuffie,
Occhiali...
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Intervista
Qual è il tuo fucile preferito?
Il nuovo DT11 Beretta. Non c’è arma sul mercato che gli si avvicini e ha anche un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Perché preferisci usare quel determinato modello di fucile?
Ho scelto il DT11 perché non c’è altra fabbrica d’armi che investe tempo e risorse come fa Beretta. Il DT11 è un chiaro esempio di ciò, con la riduzione del rinculo e meccanismo di innesco ed equilibrio migliorati. Sparare con il DT11 è un sogno.
Chi è il tuo tiratore preferito?
Con il massimo rispetto per Giovanni Pellielo e Michael Diamond, ho guardato a entrambi questi tiratori sin da quando ho gareggiato per la prima volta per la Gran Bretagna. Ogni volta che questi due gentiluomini competono, portano con loro un livello di professionalità che è molto raro trovare.
Qual è il tuo campo da tiro preferito?
Semplicemente quello di Lonato, in Italia. Quando l’ISSF rilascia il calendario degli incontri dell’anno io guardo sempre per prima quelli di Lonato. Sfortunatamente sono un paio di anni che non ci sono eventi là, il che è un peccato, ma quando ci sono non esiste posto al mondo dove si possono trovare tanti tiratori, spettatori o una nazione italiana che condivide un patrimonio culturale che si riunisce in un unico luogo a guardare, amare e godere il tiro a Lonato, in Italia.
Quanti anni avevi quando hai preso in mano il tuo primo fucile?
Ho preso in mano per la prima volta un’arma quando avevo 9 anni. Continuavo ad infastidire mio padre perché mi desse il permesso, poi un giorno ha semplicemente detto di si. Ad essere onesti, da quel momento ho capito esattamente ciò che volevo fare, l’ho amato e non ne avevo mai abbastanza. Un sentimento che ho ancora tutt’oggi!
Quali sono i tuoi obiettivi e piani per il futuro?
I miei piani per questo sport sono di dare indietro l’amore e il divertimento che mi è stato donato e condividerlo con gli altri. Condividere la scintilla che il tiro mi ha dato così che io possa accendere il fuoco del successo per altre persone.
Che consigli daresti a chi si ispira a te?
Godetevi ogni passo che compiete nel vostro percorso del tiro a volo, qualunque sentiero scegliate; ci saranno dossi, ci saranno colline e, di sicuro, ci saranno montagne da scalare. Ma alla fine, quando raggiungete la vetta, e sono sicuro che la raggiungerete, guarderete indietro e vedrete la strada che avete percorso, le persone che avete incontrato, gli amici che vi siete fatti, le sfide che avete superato, le cadute dalle quali vi siete rialzati, i trionfi che avete ottenuto. E quando ci arriverete vi farò una sola domanda: Come vi sembra il panorama da lassù?