C'è chi lo chiama semplicemente "tiro al piattello" e chi invece sa bene che dietro a un simulated game fatto come si deve c'è molto di più.
Perché qui non si tratta di fare centro su un piattello lanciato da una torre o di vincere una gara con gli amici al campo.
Con questa caccia simulata, si cerca di riprodurre la vera atmosfera di una giornata di caccia in drive. E quando tutto è organizzato nel modo giusto il risultato è davvero sorprendente.
Ci sono battute in cui i piattelli vengono lanciati da più punti in alto, da dietro, da un lato, come se fossero fagiani in alzo oppure anatre in discesa oppure ancora rapidi colombacci che fendono il cielo.
Il ritmo è solitamente sostenuto e spesso si spara ininterrottamente per minuti interi proprio come succede nei migliori drive all’inglese.
Inutile nasconderlo, per chi ha nel cuore la caccia vera, quella con i cani, i battitori, i boschi e i suoni della selvaggina in arrivo, il simulated game non potrà mai sostituire del tutto la vera emozione della giornata al proprio “peg”.
Ma è anche vero che ci sono stagioni in cui non si può andare a caccia oppure occasioni in cui ci si vuole allenare e lì il simulated diventa una risorsa preziosa in alternativa al più classico tiro sportivo. Come dicevano gli anziani saggi: “piuttosto di niente, è meglio piuttosto”!
Non solo allenamento ma anche rispetto per l’ambiente
Una delle cose che più fanno piacere al vero cacciatore e alla natura è vedere che oggi si usano sempre di più piattelli biodegradabili.
Non è solo una scelta estetica è proprio un’assunzione di responsabilità.
I piattelli classici sono fatti con materiali che impiegano millenni a degradarsi e quindi inquinano la nostra amata natura, quella dove oggi gli animali fanno così fatica a sopravvivere combattendo con la crescente antropizzazione.
Quelli biodegradabili invece si sciolgono progressivamente con l’umidità e in un lasso di tempo più che accettabile.
I piattelli in resina vegetale, per esempio di pino, ci impiegano dai 12 ai 24 mesi per scomparire del tutto, a seconda di umidità, temperatura e tipo di terreno del luogo. Un lasso di tempo accettabile. Quelli invece a base di fecola di patate o amidi naturali compressi si degradano molto più velocemente, spesso anche in meno di 6–12 mesi. Colpisci il piattello frantumandolo e dopo qualche mese non c’è più traccia né residui né plastica.
E questa cosa per chi vive la caccia con coscienza conta.
Conta eccome.
Una caccia virtuale ancora poco conosciuta

Shooter impegnato in simulated game shooting: simulazione di caccia con fucile da volo in campo aperto, per esercitarsi su bersagli lanciati in scenari realistici.
Un’altra delle alternative alla caccia in drive è quella con la pistola spara piattelli. Negli ultimi tempi se ne vede qualcuna anche da noi ed è una variante davvero curiosa del simulated.
Si mutua il concetto della caccia vagante camminando minimo in due, uno con il fucile l’altro, un amico o un caccino, con una pistola spara-piattelli a mano.
Lungo il cammino il compagno lancia a sorpresa i piattelli, anche due alla volta contemporaneamente, da un cespuglio dietro un muretto o da una riva. Alcuni bassi altri alti, altri ancora che ti sorprendono alle spalle.
Sta tutto lì, nella capacità di reagire prontamente leggendo il tiro. Di muoversi e sparare come in una vera vagante con i selvatici veri.
È un modo divertente e intelligente per allenare l’occhio e il gesto. Richiede attenzione affiatamento e tanta pratica. Ma a chi l’ha provata ha lasciato il segno…e anche un bel ricordo.
Perché provare il simulated game shooting almeno una volta
Il simulated game outdoor shooting non è una moda passeggera e non è nemmeno un ripiego. È invece un modo moderno e rispettoso di vivere le sensazioni della caccia a stagione conclusa.
Ti alleni, ti diverti e stai all’aria aperta.
Puoi farlo in riserve organizzate con amici o anche in contesti più semplici. L’importante è che sia fatto bene e con la giusta mentalità.
E se ci aggiungiamo l’aspetto conviviale il fatto che si pranza assieme si chiacchiera si confrontano armi e cartucce… beh diventa anche un bel modo per tenere viva la passione
Comprendere il simulated game shooting – domande che mi sento fare spesso
Cos’è il simulated game shooting e come funziona?
Ma cosa s’intende con caccia simulata? Questa attività sportiva consiste nel simulare le condizioni di una vera battuta di caccia, utilizzando dispositivi come cartucce a salve, sagome di selvaggina e sistemi di lancio automatico di bersagli. La caccia simulata è ideale per migliorare le proprie capacità di mira, coordinazione e tecniche di tiro anche quando non è possibile uscire all’aperto, offrendo una esperienza realistica e coinvolgente.
Grazie alla sua natura educativa e sostenibile, questa attività è sempre più popolare tra cacciatori, tiratori sportivi e amanti della natura che vogliono affinare le proprie abilità.
Il simulated game, tanto per capirci, è una specie di "battuta" dove al posto degli animali ci sono i piattelli. Ma non quelli statici, sparati dritti in aria. Parliamo di lanci pensati per imitare il volo o il movimento della selvaggina vera come fagiani, anatre, colombacci, perfino le lepri in corsa. Il tutto si svolge in spazi aperti, di solito colline, campi o piccoli boschi. E il risultato è sorprendentemente vicino a una vera giornata di caccia.
Ogni tiratore si posiziona in una “posta” come nella caccia in drive, e da lì affronta sequenze di piattelli che arrivano da angolazioni e altezze diverse. Le macchine li lanciano uno dopo l’altro in modo molto vario, così da creare una simulazione vera e propria di ciò che accade in natura. C’è il tempo morto, l’attesa, poi all’improvviso uno o più piattelli che partono e lì servono concentrazione, riflessi, e un buon fucile.
Perché vale la pena provarlo al posto della caccia in drive?
Beh, intanto perché si può fare tutto l’anno. Non serve aspettare l’apertura, non ci sono vincoli di calendario venatorio. E poi non ci sono animali da abbattere, quindi chi magari ha qualche scrupolo etico o semplicemente vuole allenarsi, trova nel simulated game una soluzione “pulita”.
Ma non è solo una questione di etica o regolamenti. È anche un modo ottimo per migliorarsi. I piattelli, lanciati in serie e con traiettorie irregolari, sono più difficili da prendere di quanto sembri, soprattutto quando non si sa da dove partiranno. In pratica, alleni la reattività, il colpo d’occhio, il movimento fluido. Insomma, se poi vai a caccia per davvero, ti ritrovi molto più preparato.
In più è un’esperienza bella da vivere in compagnia. Si scherza, si aspetta il proprio turno, si osservano gli altri. È coinvolgente, senza lo stress dell’abbattimento o delle dinamiche più complesse della caccia classica.
Che cosa serve per partecipare?
Niente di troppo complicato. Basta avere un fucile, solitamente un sovrapposto o un semiautomatico (i classici calibri 12 o 20 vanno benissimo), qualche cartuccia da tiro da 28 gr. e un paio di occhiali e le indispensabili cuffie. Se poi vuoi sentirti più comodo, porta un gilet da tiro e una borsa per le cartucce, ma non è obbligatorio.
Non servono altri accessori particolari. Il bello del simulated game è che si spara "di istinto", proprio come nella caccia. E chi ha voglia può provare anche con più strozzatori per adattarsi alle distanze.
Non serve la licenza di caccia, ma il porto d’armi sportivo sì – quindi è un’attività adatta anche a tiratori sportivi che non praticano caccia vera e propria.
È davvero un’alternativa etica alla caccia?
Diciamolo senza giri di parole: sì, lo è. Il simulated game ti dà tutto, la scarica di adrenalina, l’ambiente, la dinamica di gruppo, il gesto del tiro ma senza la parte cruenta. Non c’è sangue, non c’è abbattimento, non c’è gestione faunistica da considerare. E per chi ama l’ambiente, gli animali o semplicemente vuole divertirsi senza uccidere, è un’opzione perfetta.
Non sostituisce la caccia vera per chi la vive in modo profondo, questo è chiaro. Ma è un'alternativa concreta, che non banalizza il gesto, anzi, lo rispetta. Ti insegna a sparare meglio, a ragionare, a non forzare lo sparo. E, cosa da non sottovalutare, può avvicinare nuovi appassionati in modo meno “duro” rispetto alla caccia vera e propria.
Qualche consiglio ulteriore per chi si avvicina al simulated game shooting

Fucile sovrapposto Beretta tenuto a braccio dal tiratore in riposo durante una pausa nel simulated game shooting.
Se ti chiedi se il simulated game shooting sia divertente come la caccia in drive, la risposta è che, anche se non sono esattamente la stessa cosa, se fatto nel modo giusto può regalare un’esperienza molto divertente. In questa attività si spara molto, le traiettorie sono realistiche e il ritmo è elevato, quasi come in una vera battuta di caccia. La sensazione di stancarsi come se si fosse in una vera battuta è reale, e a volte si può arrivare anche a stancarsi di più, perché si spara spesso e con intensità.
Quanti colpi si sparano di solito? La media si aggira tra le 200 e le 300 cartucce; quindi, è importante portare con sé un buon numero di munizioni e fare attenzione alla spalla, che potrebbe risentirne. Per quanto riguarda l’attrezzatura, puoi usare la tua doppietta o il fucile che usi normalmente a caccia. Anzi, è preferibile così, perché ti permette di abituarti al peso, al rinculo e alla mira reale, rendendo l’esperienza più autentica e utile anche per migliorare le tue capacità di tiro.
Le giornate di simulated game shooting si organizzano sia in Inghilterra che in Italia, in riserve attrezzate appositamente per questa attività. Alcune strutture organizzano eventi fissi, mentre altre accettano richieste personalizzate, offrendo così flessibilità e possibilità di partecipare anche su appuntamento.
Se non hai mai provato questa attività, non devi preoccuparti: nessuno nasce “imparato”. L’ambiente è generalmente molto amichevole e chi ha più esperienza di solito è disponibile a dare buoni consigli, rendendo l’esperienza accessibile anche ai principianti.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, i piattelli classici sono meno sostenibili, ma oggi si usano sempre più spesso quelli biodegradabili, realizzati con materiali naturali come resina vegetale o fecola di patate. È importante fare esplicita richiesta di questi materiali prima di confermare la partecipazione, così da rispettare l’ambiente.
Un’altra variante interessante è quella con la pistola lancia-piattelli, che simula una caccia vagante. In questo caso, si cammina e un amico lancia i piattelli mentre si brandeggia il fucile, creando un’esperienza dinamica e molto istruttiva. Serve prontezza, occhio e coordinazione, ma è un’attività divertente e molto utile per migliorarsi.
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